Missione ed obiettivi
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Il quadro di riferimento
Le patologie di natura virale sono da un lato la causa di drammatiche emergenze nei Paesi in Via di Sviluppo (PVS) - dove le malattie infettive rappresentano ancora oggi la prima causa di morte - mentre d’altro canto rappresentano anche in quelli industrializzati la ragione di viva preoccupazione sia in campo medico che sociale. Sono ormai lontani i tempi in cui si riteneva che, grazie all’avvento di vaccini e di farmaci antibiotici, fosse possibile debellare - come effettivamente annunciato alcuni decenni or sono dall’Organizzazione Mondiale della Sanità - le malattie infettive.
E’ necessario tenere presente che:
- l’avvento dell’AIDS ha sconvolto i piani sanitari a livello mondiale, ricreando situazioni molto simili a quelle generate nel lontano passato dalle epidemie di peste e di colera, e minacciando seriamente - in assenza di controlli e di opportuni interventi - la scomparsa di intere popolazioni, soprattutto in Africa;
- l’epatite virale, con i suoi seguiti di cirrosi e cancro epatico, ha aggiunto un ulteriore tassello al quadro sopradescritto. Si calcola che circa 2 miliardi di persone (1/3 dell’intera popolazione mondiale) sia venuta a contatto con il virus dell’epatite B;
- infine, ultimo in ordine di tempo ma non di importanza, i virus sono stati associati alla comparsa di patologie tumorali e in genere degenerative. Il cancro della cervice uterina ad esempio, che continua a mietere vittime nel mondo, ha oggi certamente una eziologia virale (il virus del papilloma), contro cui é stato finalmente sviluppato un vaccino la cui efficacia dovrà essere dimostrata nel tempo. Altri tumori sono attualmente in studio, e l’origine virale é più che sospettata (alcune forme di leucemia, morbo di Hodgkin, Sarcoma di Kaposi, etc.).
- per chiudere, patologie degenerative e invalidanti sono oggi associate alla presenza di alcuni virus, la cui correlazione eziologica con la malattia è ancora tutta da dimostrare.
In sostanza, il quadro attuale è in linea con gli ultimi dettami dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che, smentendo le previsioni precedenti, considera oggi le malattie infettive come una ‘priorità ineludibile’, soprattutto perchè colpiscono popolazioni prevalentemente povere (sono infatti definite, insieme alla tubercolosi, le ‘malattie della povertà’).
La missione e il ruolo della Fondazione Aviralia.
Questo quadro altamente dinamico si confronta con la riduzione massiva e a largo spettro dei finanziamenti destinati alla ricerca medica. Oggi, in Italia e nel mondo, è particolarmente difficile svolgere attività scientifica in modo congruo, a causa della summenzionata riduzione di finanziamenti pubblici, cui si associa l’aumento dei costi della ricerca stessa, in conseguenza dell’impiego di macchinari sempre più sofisticati. Diviene pertanto necessario considerare il cofinanziamento pubblico-privato come un elemento fondamentale per svolgere adeguatamente ricerca scientifica in questo campo, al punto che la stragrande maggioranza dei progetti a finanziamento pubblico sono meglio considerati se sussiste un finanziamento aggiuntivo da parte di Enti privati. (anzi, in alcuni casi questo è addirittura richiesto in modo vincolante).
E’ quindi evidente, in sostanza, come la raccolta di finanziamenti nel contesto privato e non solo pubblico rappresenti una priorità irrinunciabile, anche alla luce dei dinamici cambiamenti in ambito fiscale, in termini di detraibilità delle cifre erogate a tali scopi.
Le attività della Fondazione, finalizzata al supporto della ricerca in campo medico, sono quindi perfettamente in linea con le necessità della Sanità pubblica e della ricerca scientifica in questo campo. Tale supporto si basa sia sulla raccolta diretta di finanziamenti, sia sulla promozione di attività, anche educative, che aiutino a sviluppare una coscienza e una preparazione in un campo particolarmente sofisticato come sono oggi le malattie associate a virus.
Le finalità istituzionali.
Le modalità con cui la Fondazione si prefigge di operare nel contesto sopra descritto, e quindi di raggiungere le proprie finalità istituzionali, abbracciano sostanzialmente i campi della:
- promozione e dello sviluppo degli studi clinici e della ricerca finalizzati all'incremento delle conoscenze in ambito patogenetico, diagnostico, terapeutico e profilattico delle patologie ad eziologia virale;
- promozione, finanziamento ed organizzazione di manifestazioni, convegni, incontri, corsi e in genere di qualsiasi altra iniziativa di interscambio informativo avente natura scientifica;
- diffusione di una cultura sanitaria responsabile, che sia impegno clinico, scientifico e sociale ispirato ai valori di solidarietà della scienza medica;
- attivazione, gestione, coordinamento, finanziamento e partecipazione a programmi per il miglioramento della salute sia nei Paesi industrializzati che in quelli in via di sviluppo, realizzato attraverso assistenza sanitaria, prevenzione, educazione, ricerca clinica, etc.;
- promozione della formazione o della qualificazione professionale in ambito virologico, attuata attraverso la creazione e/o la gestione di contratti di ricerca, borse di studio (anche da destinare a corsi universitari post-laurea), corsi formativi, etc.;
- contribuzione alla formazione del personale sanitario nei Paesi in via di sviluppo, al rafforzamento delle capacità delle autorità locali e quant'altro ritenuto di volta in volta necessario e sostenibile nel tempo in tale ambito;
- collaborazione e scambio con enti pubblici e privati, soprattutto se universitari e di ricerca;
- promozione della raccolta di fondi pubblici e privati sotto qualsiasi forma e/o ottenimento di finanziamenti pubblici e/o privati da destinare al perseguimento dei propri scopi e allo svolgimento delle proprie attività di ricerca medico-scientifica;
- concessione di patrocini per iniziative scientifiche e didattiche anche da parte della Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.);
- promozione di iniziative e di campagne di informazione e di sensibilizzazione dell'opinione pubblica nell’ambito delle materie scientifiche di proprio interesse, utilizzando allo scopo qualsiasi mezzo di diffusione;
- collaborazione con autorità ed istituzioni italiane ed internazionali, con altre associazioni e fondazioni "no profit", con aziende che vi abbiano interesse e con la rete dei servizi sociali, per l'esame e/o la formulazione di proposte su argomenti e problematiche rientranti nelle finalità istituzionali dell'associazione;
- istituzione e/o partecipazione a comitati e/o altre associazioni od enti che perseguono scopi affini e/o complementari rispetto al proprio;
- programmazione e organizzazione, a sostegno delle attività istituzionali, di manifestazioni culturali, artistiche e incontri di carattere scientifico e culturale in Italia e all'estero.